Con il patrocinio

ISTITUTO NAZIONALE
DEL DRAMMA ANTICO

4 luglio
10 agosto
2025

ANFITEATRO DELLA RADURA VILLAGGIO CRISTO REDENTORE

ORE 20.30

Con il patrocinio

ISTITUTO NAZIONALE
DEL DRAMMA ANTICO

4 luglio
10 agosto
2025

ANFITEATRO
DELLA RADURA
VILLAGGIO CRISTO REDENTORE

ORE 20.30

Con il patrocinio

ISTITUTO NAZIONALE
DEL DRAMMA ANTICO

4 luglio
10 agosto
2025

ANFITEATRO
DELLA RADURA
VILLAGGIO CRISTO REDENTORE

ORE 20.30

Mythos troina festival

Viaggio tra mito e realtà

Il Mythos Troina Festival celebra il mito classico e contemporaneo con un programma eccezionale di eventi teatrali, laboratori creativi e performance artistiche. Questo festival unico nel suo genere, offre un’esperienza culturale immersiva, portando in scena alcune delle più grandi opere della mitologia reinterpretate da grandi artiste ed artisti.

Rassegna teatrale

Stagione 2025

4 luglio

Federica Di Martino

L’ODISSEA
DELLE DONNE

Approfondisci

L’Odissea delle donne
di Marilù Oliva
un progetto a cura di Federica Di Martino

Regia: Cinzia Maccagnano
Con: Sonia Barbadoro, Eleonora Bernassa, Beatrice Ceccherini, Federica Di Martino, Liliana Massari, Silvia Siravo
Scene Laura Giannisi
Costumi a cura di F.C.S.B.
Musiche: Giorgia Faraone
Luci: Alessandro Pezza
Aiuto regia: Maria Chiara Pellitteri

Produzione: Effimera

“L’Odissea delle donne” è uno spettacolo tratto dal romanzo di Marilù Oliva, “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” (2020), una riscrittura del celebre poema omerico divenuta best-seller, narrato dal punto di vista delle donne che si imbatterono nell’eroe.

L’Odissea è raccontata non solo come viaggio di un uomo ma anche come storia d’amore di molte donne.

C’è Calipso, che avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve lasciarlo andare. C’è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto e ci sono le Sirene, ciecamente deciso a distruggerlo. C’è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa nemmeno toccarlo. C’è Circe dominatrice, che disprezza i maschi finché non ne incontra uno diverso da tutti gli altri. E naturalmente c’è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e caparbietà. Alle loro voci fa da controcanto quella di Atena, “dea ex machina”, Intelligenza, che sprona sia Telemaco che Ulisse a fare ciò che devono.

In un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista torna in vita e vibra di nuovi significati un classico immortale, in una narrazione che vola alta sulla varietà e sulla verità dei sentimenti umani. In questo libro e nel nostro spettacolo saranno le donne a cantare le peregrinazioni dell’eroe inquieto, ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la prospettiva unica del maschile, nella polifonia del femminile: che conquista risolve, combatte.

Prima nazionale

11 LUGLIO

Veronica Pivetti 

LA MORTE
DELLA PIZIA

Approfondisci

La morte della Pizia
di Friedrich Dürrenmatt
adattamento Giovanna Gra

 

Regia Giovanna Gra

Con: Veronica Pivetti
Alessandro Nidi
– pianoforte
Produzione: Pigra srl

Pizia Pannychis, undicesima nonché ennesima sacerdotessa di Delfi assisa sull’Onfalo, altrimenti noto come ombelico del mondo, ha passato la vita, nel nome del divino Apollo, a intrecciare storie, lalleggiando moniti e dispensando oracoli. Vecchia e provata, ma anche stufa, decide di togliersi uno sfizio, ovvero, per una volta, vaticinare a caso. Ne farà le spese un povero giovane interrogante che, per la cronaca, si chiama Edipo.

Con questo irriverente racconto, ventilando l’ipotesi della prima fake news della storia, Friedrich Dürrenmatt si prende gioco di un secolo di psicoanalisi e delle nostre origini archetipiche attraverso personaggi come Tiresia, Giocasta, Sfinge e Creonte, ma soprattutto con questa irresistibile Pizia che si burla del mondo inventando un enigma di sana pianta.

Prima nazionale

18 luglio

Ettore Bassi 

MILES
GLORIOSUS

Approfondisci

Gli adulatori sono simili agli amici come i lupi ai cani
di Tito Maccio Plauto
traduzione Marinella Anaclerio

regia Marinella Anaclerio

con: Ettore Bassi, Flavio Albanese, Luigi Moretti
e con: Stella Addario, Adriano Gallo, Patrizia Labianca, Loris Leoci, Tony Marzolla, Stefano Quatrosi

Scena: Pino Pipoli
Costumi: Stefania Cempini
Disegno luci: Mauro Marasà
Ass. Regia: Antonella Ruggiero
Produzione: Compagnia del Sole

Pirgopolinice è un fantastico sbruffone, un gioioso pavone, esagerato spudorato vitale. La distanza tra ciò che è e ciò che crede di essere è tale da irritare profondamente chiunque abbia un po’ di buon senso. In una Efeso simile all’originale quanto l’ambientazione di certi western spaghetti al far west, si consuma la tragicomica truffa di un gruppo di sfaccendati di vario genere ai danni di un soldato, che ha due debolezze: le donne, meglio se sposate, ed essere adulato. Ha una divisa, dunque un potere, e molti soldi, che dispensa generosamente per soddisfare questi peccatucci. Fai ut des. Normale. Perché tutti dunque lo odiano? Ha rapito e tiene segregata una giovane meretrice, e tedia chi lo circonda millantando senza posa meriti ed imprese. Tutti fingono simpatia e perfino amore nei suoi confronti, pur di ottenere da lui mance ed incarichi, tutti pronti a godere nell’improvvisare vere e proprie recitare in favore del credulo pavone, ma pavoneggiandosi a loro volta della loro abilità nel sostenere il ruolo stabilito: l’amico fidato, il servo fedele, il vicino premuroso, la fidanzata amorevole e così via. Così la strada diventa scena e il teatro da mezzo diventa fine e le parole di Giulietta si mescolano a quelle di Ofelia in un pot-pourri da serata d’onore. Ne risulta una gara tra attori consumati dove l’unico spettatore pagante in conclusione, viene imbrogliato, derubato e malmenato. L’eccesso è sempre un vizio…a prescindere dal contesto.

25 LUGLIO

Daniele Salvo

Orestea
suite
Approfondisci

Orestea suite
da Eschilo
traduzione di Walter Lapini

Regia: Daniele Salvo 

con: Clara Borghesi, Davide Carella, Carlotta Ceci, Federica Clementi, Giovanni Costamagna, Alessandra Cosentino, Cristian D’Agostino, Lorenzo Ficara, Ludovica Garofani, Gemma Lapi, Zoe Laudani, Marco Maggio, Arianna Martinelli, Carlo Marrubini Boulan, Giuseppe Oricchio, Carloandrea Pecori Donizetti, Beatrice Ronga, Massimiliano Serino, Davide Sgamma, Francesca Sparacino, Stefano Stagno, Giovanni Taddeucci, Siria Veronese Sandre

Costumi: Marcella Salvo – Sartoria INDA Fondazione

Scena: Scenotecnica INDA Fondazione

Collaborazione ai movimenti: Jacqueline Boulnès

Coach di recitazione: Melania Giglio

Produzione: INDA

L’Orestea di Eschilo, tradotta da Walter Lapini, si impone come una delle sfide più ardue e affascinanti per chi desidera affrontare il teatro antico con occhi e cuore moderni. La trilogia eschilea, che intreccia mito, giustizia e destino, è il fondamento stesso della tragedia greca, una macchina drammatica complessa che non ha smesso di interrogare l’uomo e la sua condizione. In questa produzione, la regia di Daniele Salvo si propone di rispettare il testo in modo assoluto, ma con un’interpretazione contemporanea che ne esalta la potenza visiva ed emotiva. Il lavoro, che si avvale di un gruppo di 23 attori, tutti diplomati all’Accademia dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA), è una vera e propria sfida interpretativa. Ogni singolo attore è chiamato a confrontarsi con una scrittura antica che, pur nella sua austerità e nella sacralità delle sue immagini, non perde la forza di un grido universale. L’obiettivo è restituire al pubblico non solo la maestosità della tragedia, ma anche la sua attualità, in un linguaggio che parli al presente. L’Orestea di Eschilo, per il suo valore universale, è stata più volte reinterpretata nella storia del teatro contemporaneo, e uno degli esempi più significativi è la versione curata da Luca Ronconi nel 1974, che ha profondamente segnato il panorama teatrale italiano. La regia di Daniele

Salvo, pur seguendo la sua direzione originale, si inserisce in un dialogo ideale con quella storica messa in scena di Ronconi, cercando di mantenere viva la forza tragica di Eschilo e al contempo proponendo una lettura personale e attuale del materiale antico. La scelta di mantenere un rispetto assoluto del testo non è una mera riproduzione filologica, ma piuttosto un modo per onorare il cuore della tragedia.

Prima nazionale

eventi speciali

Assoli

29-30 Luglio

Torre Capitania – ore 20,30
Gaia Aprea

LA GUERRA SVELATA DI CASSANDRA, ALETHEIA

Approfondisci

di SALVATORE VENTURA

Regia: ALESSIO PIZZECH

Con: GAIA APREA

Costumi: supervisione di GIANLUCA SBICCA, Musiche: DARIO ARCIDIACONO

Contributi video: ANDREA MONTAGNANI, Voce Enea: TOMMASO GARRÈ

Corpo di Enea: GIOVANNI BONI, Assistente alla regia: ADRIANA MANGANO

Produzione: NUTRIMENTI TERRESTRI, GIARDINO CHIUSO/ORIZZONTI VERTICALI

in collaborazione con MYTHOS TROINA FESTIVAL

La Guerra svelata di Cassandra ovvero come descrivere la guerra e i suoi orrori, attraverso gli occhi di una donna e raccontarne così le motivazioni tutte maschili, nonché le menzogne e le falsità che intorno ad essa si costruiscono come giustificazioni, ieri come oggi.

Il Mito di Cassandra continua a essere uno strumento di rilettura delle contraddizioni della storia che attraversiamo come uomini, ed ha rappresentato una lente d’ingrandimento per cercare un senso, una luce per i tempi bui. Dopo tanti omaggi letterari a questo straordinario personaggio, il giovane Salvatore Ventura si cimenta nella composizione di un pezzo di teatro estremamente denso di emozioni. La Cassandra, a cui darà voce e corpo Gaia Aprea, è creatura dell’oggi ed articola un monologo teatrale originale nella forma della scrittura e straordinariamente carico di rimandi alla cronaca quotidiana.

Prima nazionale

31 Luglio - 1 Agosto

Torre Capitania
ore 20,30
Clara Galante

ANTIGONE NON MUORE

Approfondisci

di ELVIRA BUONOCORE – da un’idea di CLARA GALANTE

Regia, costume e interpretazione CLARA GALANTE

Musiche: CHRISTIAN LAVERNIER, JACOPO BABONI SHILINGI E CLARA GALANTE

Movimenti scenici: GIOELE COCCIA

Produzione: A.M.A. Factory

in collaborazione con MYTHOS TROINA FESTIVAL

Sono passati anni da quando, appena sedicenne, Antigone fu rinchiusa a forza in una caverna per aver riconosciuto gli onori funebri al fratello, il traditore Polinice, violando così le leggi della città. Ma la nostra Antigone non si è uccisa, non si è impiccata, non ha consumato la propria esistenza in un solo gesto. L’epilogo tragico non c’è stato, perlomeno non nella maniera che conosciamo. Antigone è sopravvissuta in quella caverna. Indossa la maschera della vecchiaia, ed è ancora tra noi.

La migrazione della cattiva sorte, passando dai genitori ai figli, si diffonde come un morbo che appartiene al sangue. Ma come si ferma questa meccanica? Come si uccide la fertilità del male? In dialogo con il fuori, Antigone ripercorre il proprio passato, attraversando un albero genealogico fatto di morte e dolore. Tenta di liberarsi dalle colpe dei genitori, dal peso della famiglia, pronta ad abbattere ogni vincolo, ogni

legame di parentela. Con Antigone non muore irrompiamo nella fermezza del mito. Afferriamo un personaggio simbolo di eroismo e libertà, e lo collochiamo nello spazio di un’esistenza di lunga durata. La protagonista di questo testo non è un’effige, né un busto di marmo che svetta in pubblica piazza. Non è un monito, non è un monumento. Lei è vera, esposta al tempo che passa, in piena.

Prima nazionale

2-3 Agosto

Torre Capitania
ore 20,30
Teatrino Giullare

DRONE TRAGICO

Approfondisci

di TEATRINO GIULLARE

Un progetto creato, interpretato e diretto da TEATRINO GIULLARE

Musiche: CLEANING WOMEN, Maschere: CIKUSKA

Produzione: TEATRINO GIULLARE con il sostegno della Regione Emilia-Romagna

e Residenze Digitali

Un progetto che unisce teatro, videoarte e digitale utilizzando strumenti innovativi per estendere il gioco del teatro e la fruibilità dei temi teatrali. Questo progetto è vincitore del bando nazionale delle RESIDENZE DIGITALI a cura di Centro di Residenza della Toscana (Armunia CapoTrave/Kilowatt), in collaborazione con AMAT, Fondazione Romaeuropa, Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a vapore, Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto-Teatro Dimora / La Corte Ospitale), Teatro della Tosse, Zona K.

Il soggetto è tratto dall‘Orestea di Eschilo a partire dall’eccezionale traduzione che ne fece Pier Paolo Pasolini. Un omaggio al gioco del teatro di Eschilo e a Pasolini traduttore nel centenario della nascita. L’Orestea è l’opera dei punti di vista a partire da quello degli dei che osservano dall’alto, a quello del coro che osserva a distanza, fino a quello dei personaggi immersi nella tragedia. L’idea fondante del progetto è di ampliare la questione dei diversi punti di vista posti dal testo tramite una proiezione a 360 gradi concedendo allo spettatore la possibilità di guardarsi attorno, anzi di scegliere il proprio punto di vista, di scegliere cosa guardare.

eventi speciali

OltreMythos

Martedì 5 Agosto

Piazza Conte Ruggero – ore 20,30
Collettivo VAN

ACAB – AGAMENNONE
CARO ADESSO BASTA

Approfondisci

di ANDREA PACELLI

Regia: COLLETTIVO V.A.N.

Con: ANDREA DI FALCO, GABRIELE MANFREDI, ANDREA PACELLI

GABRIELE RAMETTA, PIERANTONIO SAVO VALENTE

Musiche: ANDREA DI FALCO, GABRIELE RAMETTA

Scene: CARLO GILÈ

Produzione: COLLETTIVO V.A.N.

La città di Micene trattiene il respiro. Il suo re, il grande Agamennone, ritorna. O meglio, un’ombra del re che fu. Carico di gloria e impastato di colpe, l’eroe di Troia varca finalmente la soglia della sua casa, ignaro di essere già uno spettro nel racconto del proprio dominio.

Ma chi racconta la sua storia? Un coro di marionette, intreccio di voci spezzate e corde invisibili, anima e riflesso di un potere che si ostina a esistere anche quando la sua ora è giunta.

Il Collettivo V.A.N. riprende la tragedia di Seneca e la mitologia annessa al personaggio di Agamennone e la scompone, la ricuce con ironia, ritmo e una crudeltà giocosa che rende il tragico ancora più feroce. Il coro, proprio come nelle antiche tragedie, è il cuore pulsante della scena, ma qui prende corpo in una processione di marionette, che muovono e sono mosse, che si fanno eco delle ambizioni di Agamennone e delle ombre che incombono su di lui.

Prima nazionale

Domenica 10 Agosto

Antistante Chiesa S. Silvestro – ore 20,30
Laura Morante

MEDEA

Approfondisci

da EURIPIDE – adattamento a cura di LAURA MORANTE

da un’idea di ELENA MARAZZITA

Regia: DANIELE COSTANTINI

Con: LAURA MORANTE

DAVIDE ALOGNA – violino

GIUSEPPE GULLOTTA – pianoforte

Musiche di S.S. PROKOFIEV, F. CHOPIN, C. FRANCK, C. DEBUSSY, G. A. FANO

Produzione: AIDASTUDIOPRODUZIONI

Euripide con Medea rappresenta l’indicibile e il non rappresentabile del cuore umano nelle sue pieghe più profonde e nelle sue parti più oscure e riposte, dove istinto e intelletto, passione e ragione si mescolano e si confondono senza che sia possibile separarle; dove la logica, divenuta fallace nel suo procedere, salva l’onore perché salva le apparenze, ma per far questo obbedisce alle ingiunzioni di una forza oscura, dove l’assoluto smarrimento si coniuga con la lucidità estrema.

Medea è veramente umana nella complessità del suo carattere: è una donna di straordinaria razionalità ma anche di estrema passionalità e la molteplicità dei gesti è il risultato del diverso e mutevole rapporto di forze tra esigenze razionali e istanze emotive, che Laura Morante restituisce con intensità senza pari. Medea fissa nell’amore di Giasone tutta la sua energia esistenziale fino a travolgere ogni coscienza di bene e di male: e uccide.

FORMAZIONE

MythosLAB

Dal 22 Luglio al 4 Agosto

Giorgio Sangati
César Brie

I protagonisti del Mythos Troina festival

I protagonisti di questa edizione saranno prestigiosi artisti e artiste della scena italiana, conosciuti dal pubblico anche per importanti partecipazioni televisive e sul grande schermo.

Federica Di Martino

Veronica Pivetti

Ettore Bassi

Daniele Salvo

Gaia Aprea

Clara Galante

Teatrino Giullare

Collettivo VAN 

Laura Morante

Giorgio Sangati

cesar brie

César Brie

Il conto alla rovescia è iniziato!

Giorno(s)

:

Ore(s)

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Minuto(i)

:

Second(s)

Mythos

Quattro spettacoli che portano in scena grandi classici della mitologia, interpretati dai più importanti artisti e artiste del teatro italiano. Un’occasione imperdibile per immergersi in storie senza tempo.

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Assoli

Una sezione innovativa del Festival che si distingue per la sua attenzione alla nuova drammaturgia under 35. L’obiettivo è quello di stimolare la creatività di nuove voci nel panorama teatrale, mettendo al centro la rivisitazione e l’adattamento di testi classici o contemporanei in chiave innovativa .

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OltreMythos

Due eventi speciali che si svolgeranno in suggestive location, dando così al festival un carattere diffuso. Un modo per vivere Troina in tutti suoi preziosi scorci.

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MythosLAB

Due laboratori creativi e formativi, curati da esperti del settore, pensati per esplorare e approfondire le tecniche teatrali e la narrazione mitologica.

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direttore artistico

Luigi Tabita

Luigi Tabita, diplomato alla Scuola d’Arte Drammatica “U. Spadaro” del Teatro Stabile di Catania, da più di vent’anni lavora come interprete nei più importanti teatri italiani con grandi maestri della scena come Mario Scaccia, Federico Tiezzi, Cristina Pezzoli, Michele Placido, Roberto Andò, Giulia Lazzarini, Massimo Ranieri, attraversando vari generi, dalla commedia alla tragedia al musical.
Laureato con lode in Scienze dell’Educazione e della Formazione, Tabita ha arricchito la sua carriera con importanti ruoli in fiction Rai e Mediaset.
Oltre a dirigere il Mythos Troina Festival, è ideatore del festival di informazione LGBT+ “Giacinto festival” e di progetti di promozione culturale a difesa dei diritti civili come “Alma: educare alle differenze”. Tiene corsi e seminari di teatro in Accademie, Conservatori e Università.

“Il Mythos Troina Festival è un progetto artistico e sociale, è un festival che parla di giustizia, uguaglianza, memoria, migrazione, diritti civili e parità
di genere, attraverso il linguaggio eterno del mito e del teatro. Un’iniziativa che non solo anima il territorio, ma lo trasforma, rafforzandone l’identità, la partecipazione e l’attrattività culturale e turistica. Il festival quest’anno sarà attraversato da un fil rouge tutto al femminile. Un’impronta che abbiamo iniziato a delineare già nella scorsa edizione, con l’introduzione del nuovo logoraffigurante la dea Artemide – simbolo di forza ed empowerment femminile – e che trova piena espressione quest’anno attraverso la scelta dei titoli in programma, una mostra, e la significativa presenza di attrici, registe e drammaturghe.”

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Parlano di noi

Location rassegna teatrale

Anfiteatro della radura – Villaggio Cristo Redentore

L’Anfiteatro della radura, situato nel suggestivo Villaggio Cristo Redentore, è un luogo incantevole immerso nella natura, perfetto per eventi culturali e spettacoli teatrali. Con la sua atmosfera unica e la capacità di ospitare un gran numero di spettatori, questo anfiteatro è una delle location più affascinanti del Mythos Troina Festival, offrendo un’esperienza teatrale indimenticabile sotto il cielo stellato.

Location assoli

Torre Capitania

Antico mastio del castello normanno voluto da Ruggero I, la Torre Capitania è oggi uno dei principali poli museali di Troina. Ospita l’Antiquarium archeologico, il Lapidarium civico, le celle del carcere borbonico e un dipinto attribuito a Tiziano. Durante il Mythos Troina Festival diventa uno spazio scenico suggestivo e di elevato pregio architettonico. 

Location oltremythos

Piazza Conte Ruggero

Piazza Conte Ruggero, cuore pulsante del borgo medievale di Troina, si trova a 1 120 m sul livello del mare, quale antico baglio della città-castello normanna. Da qui si gode di una vista panoramica sull’Etna e sulla costa ionica.

Location oltremythos

Chiesa S. Silvestro – Piazzale G. Zito

La Chiesa di San Silvestro, edificata nel XV secolo sul sito del cenobio basiliano, custodisce nel transetto la tomba reliquiario del santo patrono di Troina. L’interno a tre navate, scandito da colonne in pietra e da un’elegante cupola su tamburo ottagonale, presenta elementi di arte rinascimentale e una cripta dedicata a San  Silvestro .

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Piazza Conte Ruggero

Piazza Conte Ruggero, cuore pulsante del borgo medievale di Troina, si trova a 1 120 m sul livello del mare, quale antico baglio della città-castello normanna. Da qui si gode di una vista panoramica sull’Etna e sulla costa ionica.

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Chiesa S. Silvestro – Piazzale G. Zito

La Chiesa di San Silvestro, edificata nel XV secolo sul sito del cenobio basiliano, custodisce nel transetto la tomba reliquiario del santo patrono di Troina. L’interno a tre navate, scandito da colonne in pietra e da un’elegante cupola su tamburo ottagonale, presenta elementi di arte rinascimentale e una cripta dedicata a San  Silvestro .

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